venerdì 4 maggio 2007

stream

Eccomi di nuovo qui a scaricare il mio "stream of consciousness" (l'unica cosa che mi ricordo dalla letteratura inglese del liceo) su uno stupido pc.
Oggi pomeriggio sono depresso più del solito. Non che sia successo nulla di strano..anzi, tutto è stramaledettamente normale.
Quando si è innamorati tutto è diverso, ogni piccola cosa può assumere significati profondi e apparentemente privi di ogni logica. Si riescono ad accettare i soprannomi più umilianti, di quelli che se te li dicesse la tua mamma o un conoscente ti metteresti ad urlare.
Si fanno regali inutili, si passano ore a consumarsi le punta delle dita per mandare messaggini, si litiga per cose stupide solo per poi fare pace...insomma, visto da una persona che al momento ha il cuore arido come il deserto del sahara l'amore è più una forma di demenza che un nobile sentimento.
Allora come mai tutti lo cercano, me compreso?
E la cosa che mi fa più rabbia è che tutto questo l'ho perso da un pezzo, da ben più due mesi fa quando mi sono lasciato. Noi ci siamo persi il giorno dopo la mia tesi di laurea, quando entrò in quello studio. E dentro di me lo sapevo che iniziata quella strada l'avrei persa, fin dall'inizio lo sapevo.
A questo punto mi viene naturale domandarmi se sia stato schiavo di quella paura a tal punto di farla avverare o se tutto questo non è dipeso da me.
So solamente che la settimana scorsa quando mi è capitata per le mani quella lettera che lei mi scrisse due anni fa mi sono reso conto di quanto diverso fosse il modo con cui si rivolgeva a me; leggendo mi tornava in mente la sua voce e ogni parola sprizzava amore e ammirazione; ogni frase racchiudeva dentro di se quel senso di complicità che fa funzionare un rapporto.
Eh sì, quanti riferimenti a cose stupide, banali per un estraneo, che in me però suscitavano ricordi cari e ormai in bianco e nero.
E' quella la persona che mi manca, quella che sprofondava nel mio petto e faceva capolino per vedere l'espressione della mia faccia, quella che se la prendeva se la mattina non le facevo lo squillo del buongiorno nel momento esatto in cui mi svegliavo.
Negli ultimi tempi eravamo invece due estranei, pronti solamente ad approfittare di ogni piccolo errore dell'altro per dimostrargli per l'ennesima volta che razza di persona era diventato...e dio solo sa quanto ho sbagliato a non rendermene conto subito, evitando umiliazioni, scenate, prese di posizione stupide, ma soprattutto illusioni.
E così adesso mi ritrovo qua, su questo letto che ci cullava quando facevamo l'amore, ma sono solo, e non mi è rimasta in cuore nemmeno la capacità di piangere.
Credo che alla fine mi terrò solo il buono di noi due e tutto il resto lo relegherò in un angolino, per tirarlo fuori nel caso mi venisse voglia di alzare il telefono e chiamarla.
Adesso che sono passati alcuni mesi avrei voglia di innamorami di nuovo, non mi importa se poi fra altri 5 anni sarò di nuovo a scrivere banalità su un blog, ma ho bisogno di avere qualcuno con cui sfogarmi, confrontarmi, litgare, fare l'amore, giocare, dormire, studiare, bighellonare, sognare.

quale tempesta?

Eh già, la tempesta perfetta....onde alte 10m, la pioggia che ti punge la faccia e ti acceca. Dentro è così che mi sento, anche se da fuori sembra calma piatta.
Ho già un mio blog, su msn spaces, ma mi sono reso conto che il fatto che lo leggano persone che mi incontrano tutti i giorni mi frena le dita. Non ce la faccio a dar libero sfogo ai miei pensieri.
Ho bisogno di un posto dove essere conosciuto semplicemente per uno1982...nessuna faccia, nessun odore, nessuno sguardo, solo parole.
Ecco quindi che oggi nasce questo blog, un granello di sabbia, mischiato fra trilioni di altri, indistinguibile, ma unico.
Spero sinceramente che quanto scriverò riesca a smuovere qualcosa in chi lo leggerà. D'altro canto lo scopo di un blog è proprio questo no?